I piatti tipici della cucina calabrese

La tradizione calabrese

La Calabria è una regione italiana situata all’estremo sud del paese, che si affaccia sul Mar Tirreno e sul Mar Ionio. Conosciuta soprattutto per le sue bellezze naturali, come il Parco Nazionale della Sila e la Costa degli Dei, la Calabria vanta anche una tradizione culinaria unica e ricca di sapori e profumi intensi.

La cucina calabrese è caratterizzata dall’uso di ingredienti semplici e genuini, come la nduja, il peperoncino, l’olio d’oliva e il pesce fresco, e dalla passione per la tradizione e la convivialità.

In questo articolo, vogliamo presentare 6 piatti tipici calabresi, che rappresentano l’eccellenza della cucina locale e che non possono mancare sulla tavola di chi visita questa meravigliosa regione.

Vi faremo scoprire tutti i segreti della cucina calabrese e vi invitiamo a gustarla anche voi, magari durante una vacanza indimenticabile nella terra dei due mari.

Calabrese

La pasta con la ‘nduja

La pasta con la nduja è uno dei piatti più rappresentativi della cucina calabrese e uno dei più amati dai visitatori della regione. La nduja è una specialità salumiaria a base di carne di maiale, peperoncino e sale, che viene lasciata stagionare per alcune settimane. Originaria della provincia di Vibo Valentia, la nduja è diventata un simbolo della cucina calabrese grazie al suo sapore forte e piccante, che si sposa perfettamente con la pasta.

La preparazione della pasta con la nduja è molto semplice e veloce. Si parte facendo rosolare in padella uno spicchio d’aglio con un filo d’olio d’oliva, poi si aggiunge la nduja e si fa sciogliere per qualche minuto, finché non diventa cremosa. A questo punto si aggiunge la pasta (solitamente corta, come fusilli o penne) e si fa saltare in padella insieme alla salsa di nduja, aggiungendo se necessario un po’ di acqua di cottura per rendere la salsa più cremosa. Il risultato è un piatto dal gusto intenso e saporito, che richiama i sapori e i profumi della Calabria.

Si può gustare in molti ristoranti della regione, ma anche preparare facilmente a casa propria, acquistando la nduja presso una salumeria specializzata. Per un’esperienza ancora più autentica, si consiglia di accompagnare il piatto con un bicchiere di vino rosso calabrese, come il Cirò o il Greco di Bianco.

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Il baccalà alla ghiotta

Il baccalà alla ghiotta è un altro piatto tipico della cucina calabrese, molto apprezzato per il suo sapore intenso e deciso. Essendo un merluzzo salato ed essiccato, è un ingrediente molto comune nella tradizione culinaria calabrese e viene preparato in molti modi diversi.

La ricetta prevede la cottura del pesce in una salsa di pomodoro, cipolla, olive nere, capperi e peperoncino, che gli conferisce un sapore particolarmente gustoso.

Per preparare questo piatto, si inizia ammollando il pesce per almeno un giorno intero, cambiando l’acqua diverse volte. Poi si sciacqua e si taglia a pezzi, facendo attenzione a rimuovere eventuali spine. In una padella si fa soffriggere la cipolla tagliata a fette sottili, poi si aggiunge la salsa di pomodoro, le olive, i capperi e il peperoncino, e si fa cuocere per qualche minuto. A questo punto si aggiunge il baccalà e si fa cuocere a fuoco basso per circa 20-25 minuti, finché il pesce non risulta morbido e la salsa non si è ristretta.

Il filetto di maiale al peperoncino

Il peperoncino è uno degli ingredienti più rappresentativi della cucina calabrese, e la sua presenza si fa sentire in molti piatti della tradizione locale. Il filetto di maiale al peperoncino è uno di questi, un piatto dal sapore forte e deciso, che richiama i sapori intensi della Calabria.

Per preparare il filetto di maiale al peperoncino, si parte dalla scelta di una buona carne di maiale, possibilmente di allevamenti locali. Il filetto viene tagliato a fette sottili e poi cotto in padella con un filo d’olio, aglio e peperoncino tritato. Si consiglia di scegliere un peperoncino fresco, possibilmente di tipo calabrese, per conferire al piatto un sapore ancora più autentico.

La soppressata

La soppressata calabrese è un salume tipico della regione, che rappresenta una vera e propria eccellenza della tradizione culinaria locale. Si tratta di un salume stagionato, fatto con carne di maiale e spezie aromatiche, che conferiscono alla soppressata un sapore intenso e deciso.

La soppressata viene preparata con parti nobili del maiale, come il lombo, il collo e la spalla. Vengono tritate grossolanamente e poi mescolate con sale, pepe e altre spezie, tra cui finocchio selvatico, peperoncino e aglio. Una volta amalgamati gli ingredienti, la carne viene insaccata in budelli naturali, legati a mano e poi lasciati stagionare per un periodo di almeno 30 giorni.

Il risultato è un salume dal gusto intenso e speziato, che si presta a molte preparazioni culinarie. La soppressata calabrese può essere gustata da sola, tagliata a fette sottili, oppure utilizzata come ingrediente in molte ricette della tradizione calabrese, come la pizza calabrese o la pasta alla norma.

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Gli spaghetti alla chitarra

Gli spaghetti alla chitarra sono uno dei piatti più celebri della cucina calabrese, una pasta fatta in casa con una forma particolare, che richiama l’omonimo strumento musicale.

La pasta per gli spaghetti alla chitarra viene preparata impastando farina, acqua e sale, fino ad ottenere una pasta elastica e morbida. Si procede poi alla creazione della forma, utilizzando uno specifico attrezzo a forma di chitarra, che consente di ottenere spaghetti quadrati e rigati, dalla consistenza rustica e al dente.

Una volta pronti gli spaghetti, si possono condirli in molti modi diversi, a seconda dei gusti e delle tradizioni locali. Uno dei condimenti più diffusi per gli spaghetti alla chitarra è la salsa di pomodoro, arricchita da peperoncino e acciughe, che conferiscono al piatto un sapore intenso e deciso. Altri condimenti tipici della tradizione calabrese per gli spaghetti alla chitarra includono il ragù di carne, la ‘nduja e il pesce spada.

La pitta ‘mpigliata

La pitta ‘mpigliata è un dolce tipico della tradizione calabrese, particolarmente diffuso nelle zone del Pollino e della Sila. Si tratta di una torta a base di pasta frolla, farcita con una miscela di noci, mandorle, miele, uvetta e spezie.

La preparazione della pitta ‘mpigliata è un’arte che richiede molta pazienza e cura. La pasta frolla viene preparata con farina, burro, zucchero e uova, ed è arricchita con scorza di limone grattugiata e un pizzico di cannella. Una volta pronta la pasta, si procede alla creazione di una base circolare, che viene farcita con una miscela di noci e mandorle tritate finemente, uvetta ammollata nel vino, miele, cannella e chiodi di garofano.

Una volta farcita la torta, si procede a chiuderla, ripiegando i bordi verso l’interno e creando una sorta di cordone che segue tutto il perimetro della torta. La pitta ‘mpigliata viene poi cotta in forno, fino a quando non assume un bel colore dorato.

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Conclusione

La cucina calabrese è ricca di sapori e tradizioni, che si sono tramandate di generazione in generazione. Dai piatti a base di pesce a quelli a base di carne, dalla pasta fatta in casa ai dolci tradizionali, la cucina calabrese è un vero e proprio tesoro culinario che rappresenta un patrimonio culturale da valorizzare e tutelare.

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